Danse Macabre - Daniele Serra



Danse Macabre è la danza della morte ma è anche la danza della vita. Perché la morte è un fenomeno della vita. E la vita non esiste senza morte. Quella morte che conduce a una vita “altra”. Danza terrificante e fantastica è uno dei temi più affascinanti dell’iconografia della morte. La danza macabra è un memento mori nato dalla necessità di instillare una riflessione sulla caducità della vita e sull’inevitabilità della morte. Tematiche predilette dall’artista che dell’horror ha fatto la sua cifra stilistica se non la sua ragione di vita: Daniele Serra. Illustratore, fumettista, pittore. Unico e sorprendente, Daniele è un artista fantastico, a detta di Joe R. Lansdale. 

Danse Macabre è il pretesto per presentare al pubblico una serie di acquerelli inediti che vanno ad accostarsi ad una selezione di opere relative agli ultimi 3 anni di attività tra cover, tavole ed alcuni libri tramite i quali l’artista esplora il dramma dell’esistenza, la notte che scende lenta ad avvilupparci, perché l’oscurità è rifugio che custodisce e protegge. Una cifra stilistica inconfondibile, la sua. Fatta di toni plumbei e atmosfere gotiche. Visioni terrifiche dalle linee sublimi e raffinate articolano un immaginario sospeso tra incubo e realtà, tra sogno e concretezza. 





Il suo background trasversale annovera il cinema che da Lang giunge a Fulci passando per Bava, la pittura di Turner, Goya e Bosh, l’illustrazione di Battaglia e Pratt, i romanzi di Hoffmann e Lovecraft, la musica Dark e Post Industrial. Tutto ciò che di perturbante include il gotico più oscuro, nonostante ciò lavoro sempre in maniera abbastanza istintiva, senza troppi ragionamenti dietro. Penso che quando hai a che fare con elementi atavici come la paura e i sogni, devi un minimo lasciarti guidare dal tuo essere. Il suo immaginario immaginifico passa in rassegna soggetti iconografici ricorrenti come alberi spettrali piegati dal vento, monumentali cattedrali di roccia e tempeste marine. Ma anche città fantasma, skyline desolati e torbidi acquitrini dove il tempo si dilata e il silenzio incombe. Per giungere a figure femminili di dannunziana memoria, sensuali e dai volti pietrificati persi nella fissità dello sguardo. Tutto è abilmente restituito con l’ausilio di velature di acquerello date in punta di pennello che si sovrappongono, stratificano e sfumano creando scenari evanescenti, specchio di mondi perduti.





Figlio di un romanticismo colto e decadente, Daniele Serra esibisce un curriculum di grande prestigio. Nominato per due volte nella short list del World Fantasy Award, il premio più ambito per la letteratura e larte fantastica, e aver trionfato tre volte al British Fantasy Award, ha realizzato oltre 300 copertine per romanzi pubblicati da case editrici di tutto il mondo, ha dato vita ad adattamenti a fumetti per autori del calibro di Stephen King, Clive Barker e Joe R. Lansdale. Collabora da diversi anni con Sergio Bonelli e dal 2024 fa parte del team che illustra Dylan Dog. Una perla rara del panorama artistico sardo.


Danse Macabre di Daniele Serra, a cura di Roberta Vanali per The Social Gallery

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