Risiedere (e creare) in Sardegna. Dalla Palestina alla Slovacchia, sette artisti a Villasor per la terza edizione del progetto Le Ville Matte
Una riflessione intorno al concetto dell’abitare sostenibile, ambientale e sociale, secondo il quale la qualità della vita deve essere compatibile con la tutela e la valorizzazione del territorio urbano e agricolo. Questo propone la terza edizione di Ville Matte, progetto di residenze d’artista nato nel 2010 a Villasor, nel cagliaritano, che torna quest’anno con il titolo Abitare la terra nel Campidano. Sette artisti di provenienza nazionale e internazionale hanno lavorato per quasi un mese con il coinvolgimento della popolazione che ha messo a disposizione le case campidanesi con tanto di lolle (loggiati) e corti, spesso costruite con mattoni di terra cruda detti ladiri, attrezzi agricoli, arredi e prodotti d’artigianato, con l’obiettivo di sensibilizzare la comunità a tutelare l’identità locale e sollecitare la consapevolezza delle ricchezze del territorio.
Gli artisti presenti? Justin Tyler Tate (Canada), Katharina Mayer (Germania), Vincent Cerando (Francia), Andrea Kalinova (Slovacchia), Sahar Al Khateeb (Palestina), assieme agli italiani Sabrina Oppo e Fabrizio Monsellato. I quali – coordinati da Andreas Altenhof e Marie Claude Beck, sotto la curatela di Manuela Serra – hanno approfondito le tematiche della residenza con una serie di escursioni sul territorio del Campidano e incontri con docenti ed artisti, tra cui Pinuccio Sciola. Il 1 novembre presenteranno al pubblico le opere site specific in un percorso che partirà dall’ex convento dei Cappuccini per snodarsi tra le strade di Villasor e concludersi al Castello di Siviller: noi intanto vi anticipiamo tutto con un’ampia fotogallery…
- Roberta Vanali
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