BSI Art Collection


È il più antico istituto di credito del Canton Ticino, il BSI. Nasce, infatti, nel 1873 la prestigiosa banca elvetica che fin dalle origini ha preso attivamente parte a numerose iniziative culturali concretizzate nella promozione di concorsi, borse di studio, conferenze, mostre, pubblicazioni, festival e concerti. Tant’è che nel 2000, come da strategia imprenditoriale nella promozione artistica, entra nell’Olimpo del collezionismo bancario con la BSI Art Collection. E da un nucleo iniziale d’opere di Tony Cragg, Daniel Buren, Mario Merz, Giulio Paolini e John Chamberlain - in mostra nel 2001 al Museo cantonale di Lugano -, in breve tempo raggiunge un numero di oltre ottanta pezzi tra installazioni, pittura, scultura, collages, disegni e fotografie ma sopratutto si arricchisce di numerosi interventi site specific.



In esposizione permanente tra le sedi storiche - Palazzo Riva e Palazzo BSI - e le più recenti succursali, le opere sono accorpate con una precisa coerenza estetica grazie alla supervisione del curatore Luca Cerizza. A Parigi attraverso artisti attivi dal 1960 tra cui il Gruppo BMPT (Buren-Mosset-Parmentier-Toroni); a Hong Kong con nomi del calibro di Zon Tieha, Shi Xinning, He Sen e Cui Xiuwen e Singapore che si avvale di rappresentanti coreani, malesi, indiani e indonesiani. Da non trascurare le altre sedi: St. Moritz esibisce opere delle avanguardie europee, Chiasso oli e stampe di Alex Katz e Bellinzona ha in gran mostra un’opera site specific di Daniel Roth. A completare il panorama l’ultima nata, la sede di Ginevra che ha visto la luce nel 2007 con un progetto ad hoc: “Mappe e Leggende.” Ovvero una riflessione sulla geografia contemporanea ad opera di Franz Ackerman, Alighiero Boetti, Deborah Ligorio, Philippe Parreno e Tomas Saraceno, per citarne alcuni. Ma veniamo alla sede centrale: Palazzo BSI. Ristrutturato nel 2005 da Gianpiero Camponovo, è caratterizzato essenzialmente da opere site specific dislocate tra quattro dei piani del palazzo. Al pian terreno Daniel Buren ha realizzato una serie di portali, sulla facciata e nella hall, al terzo piano Robert Barry ha tappezzato i muri con parole ritagliate nell’alluminio mentre John Armleder ha installato opere di design, grafica e una serie spots, i celebri pois multicolori. Si conclude all’ultimo piano con Liam Gillik che ha ideato delle strutture in alluminio a parete per ogni stanza coadiuvate da interventi pittorici.





Dal 2006 la BSI Art Collection - che annovera anche un nucleo d’opere di grandi maestri dal 1300 all’800, una serie di impressionisti, un consistente numero d’opere d’arte moderna dal 1915 al 1960 oltre a porcellane, oggettistica e gioielli - si avvale del team di Fair per un servizio di art advisory e art consulting, per strategie d’investimento al servizio di collezionisti esperti e neofiti con l’obiettivo di semplificare i processi di compravendita ma anche di offrire prestazioni come valutazioni, custodia e restauro. Prestigioso servizio che va ad incrementare il già noto supporto di collaborazione con artisti, galleristi e istituzioni per una collezione innovativa che abbatte i confini geografici e cronologici. Sempre aperta a nuovi sviluppi linguistici e di mercato.

Pubblicato su Grandimostre n.6

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