3 mostre da vedere a Cagliari e dintorni per l’estate 2024
Instancabile sperimentatrice attiva soprattuto nell’ambito della grafica artistica, Gabriella Locci è interessata ad indagare la relazione tra spazio e tempo ma anche il rapporto che intercorre tra opera e spettatore. La sua è una precisa indagine sulla materia e sulle possibili contaminazioni dove lo spazio diventa strumento di esplorazione del processo creativo. La materia pulsante si unisce a vorticosi grafemi che scandiscono la superficie per giungere a inattese liricità incarnate da particolari visibili solo a un secondo sguardo. Mentre l’interazione tra passato e presente e quella tra luce e ombra è volta a scrutare i meandri della memoria.
La mostra, che ricostruisce il percorso degli ultimi quindici anni dell’artista, tra xilografie, tecniche calcografiche e dipinti, voluta dall’Amministrazione Comunale di Cagliari, è curata da Olga Scotto di Vettimo.
Galleria Comunale di Cagliari
fino al 3 novembre 2024
Polvere della memoria #2
Anticipato dalla prima fase che si è svolta nel 2022 nel Centro Fotografico di Cristian Castelnuovo a Cagliari, il progetto del Collettivo Castia Art, che unisce pittura, fotografia, scultura e installazioni si sposta negli spazi della fonderia del complesso minerario di Montevecchio con diverse integrazioni. Le Porte di Enrica Badas, opere digitali astratto-geometriche stampate su tela con interventi pittorici; il calcio balilla di Davide Volponi che sostituisce i calciatori a una serie di minatori in un campo da gioco ricoperto di carbone e minerali; i boccali con i canarini di Josto Mura, inconsapevoli vittime sacrificali. Curato dal fotografo Cristian Castelnuovo che ha rielaborato una serie scatti tratti da negativi difettosi scovati negli archivi della miniera di Carbonia, il progetto ha visto, tra gli altri, la partecipazione di Andrea Forges Davanzati con Icaro, grande scultura in acciaio, Cicci Borghi, Romeo Pinna e Carlo Nieddu Arrica.
Fonderia miniera di Monteponi a Guspini
fino al 30 ottobre 2024
Mettitelointesta
Dalla collaborazione tra TArt, la Fondazione del Teatro Lirico e l’Antica Cappelleria Martello nasce Mettitelointesta, progetto incentrato sull’accessorio per eccellenza dalla storia antichissima: il cappello. Simbolo culturale che identifica un’appartenenza, il cappello ha assunto forme e stili diversi nel corso dei secoli diventando testimone di una determinata epoca ed emblema di uno status sociale. Nella hall del T Hotel hanno preso posto un centinaio di cappelli di diverse epoche con l’obiettivo di tracciarne l’evoluzione attraverso i modelli più iconici. A questi sono state accostate 23 opere sul tema realizzate da pittori, fotografi, ceramisti e illustratori tra i quali Daniele Serra e Gianluca Marjani. Il progetto è curato da Giorgia Bistrusso, Giovanni Ottonello, Tramare e TArt.
T Hotel a Cagliari
fino al 21 giugno
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