Lo strano caso del restauro della scultura di Staccioli alla Galleria Comunale di Cagliari






Realizzata in occasione del progetto Cagliari Fiorita per i Giardini Comunali a Cagliari, la cui selezione è stata affidata alla Galleria Duchamp nel 1986, la Scultura 86 di Mauro Staccioli, una delle monumentali opere appartenenti alla serie Sculture Intervento, site specific geometrici dai tratti essenziali che si integrano totalmente nell’ambiente di collocazione, versa in uno stato di estremo degrado dal 2016. Si tratta di un triedro in cemento armato, muratura e intonaco, in origine poggiato a terra con un angolo e con l’altro addossato ad una pianta di carrubo che ora si trova completamente riverso per terra per la rottura della cerniera in ferro che la sorreggeva, con evidenti ammaccature in diversi punti della struttura. “Una collocazione indovinata in un ambiente quanto mai opportuno che sarebbe auspicabile si potesse mantenere nel tempo grazie all’acquisto da parte dell’amministrazione pubblica di parte almeno delle sculture. Tanto più auspicabile quando si pensi che l’opera di Staccioli, qualora venisse rimossa, sarebbe destinata ad essere smantellata”, scrive la critica d’arte recentemente scomparsa Anna Maria Janin su un articolo pubblicato da L’unione Sarda nell’ottobre del 1987. 





Non possiedo quelle nozioni che mi consento di valutare la buona riuscita di un restauro di questo genere ma a quanto si legge sul blog Nextres della Ditta Artemide restauro e conservazione dei Beni Culturali di Sara Toscan alla quale è stato assegnato l’intervento, a firma di Gianfranco Malorgio nel 2018, parrebbe essere fattibile e in maniera radicale: “Molto interessante l’intervento di recupero che comprende varie tematiche tecniche che raramente si affrontano nel campo del restauro. L’intervento infatti prevede il recupero del basamento realizzato in cemento, la progettazione di una nuova cerniera in ferro che sorreggerà la scultura, il restauro della muratura e degli intonaci e infine il recupero della pianta di Carrubo, elemento fondamentale nell’opera ’86 dello Staccioli”. Intervento confermato dalla lista dei Pagamenti spese in conto capitale del Comune di Cagliari del maggio 2019, in riferimento alla Liquidazione per la realizzazione delle indagini diagnostiche e del progetto preliminare relativo ai lavori di restauro dell’opera per un totale di 16.592 euro e da quella del maggio 2020 relativa alla progettazione di esecutivo, coordinazione sicurezza in fase di progettazione, direzione lavori, coordinamento sicurezza e salute durante l’esecuzione dei lavori e certificato esecuzione restauro per un totale di 16.371 euro, il tutto a favore della Ditta Artemide di Sara Toscan. 
Fin qui parrebbe tutto regolare se non fosse che contattando prima il restauratore Gianfranco Malorgio e successivamente la titolare della Ditta, dopo diverse sollecitazioni si siano dichiarati entrambi totalmente estranei alla faccenda. Ora è lecito chiedersi, che fine hanno fatto i 32.000 stanziati finora per il restauro e soprattutto quale sarà il destino dell’opera di Staccioli che appare sempre più in balìa del più completo degrado?

Commenti

  1. Anonimo4:19 PM

    SEI UNA MERDA, LO SAI VERO ROBERTA VANALI?

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    1. La verità fa male, eh? E tu, coniglio anonimo, cosa saresti? Di sicuro mononeurone dal momento che posso localizzarti!

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