Stregate dalla pittura

Da una parte la pittura fluida e introspettiva di Silvia Argiolas, dall'altra i racconti stratificati di mondi tra il fantastico e il grottesco di Elena Rapa, da Antonio Colombo a Milano la doppia personale "Season of the witch". Due modi opposti di concepire la pittura ma non troppo



Partorisce deformità e inquietudini dell’anima, instilla dubbi, rivela segreti. In un percorso introspettivo che si perde nei meandri più oscuri dell’inconscio, Silvia Argiolas (Cagliari, 1977; vive a Milano) dà vita a esseri antropomorfi e paesaggi trasfigurati al limite della dissolvenza, che si avvicendano in un ciclo perpetuo di vita/morte e rigenerazione, per uno spaccato autobiografico che la vede drammaticamente protagonista.


Al contrario, l’universo visionario e ipertrofico di Elena Rapa (Fano, Pesaro-Urbino, 1978; vive a Milano), apparentemente ludico, sembra provenire da fantasticherie circensi. Estetizzante e strutturato in maniera narrativa, è abitato da freak malinconici e allucinati, costretti da tenebre appena squarciate da spirali luminose. Un accostamento azzardato ma riuscito nonostante diversità stilistiche e concettuali. Ad accorciare le distanze, la concezione comune di ibridazione e mutazione di una natura tutt’altro che benigna.

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