La moda sarda a Palazzo Pitti

Una sorta di ponte ideale tra la Sardegna arcaica e il modernismo, protagonista la moda con le sue implicazioni stilistiche e le sovrapposizioni di segni. Elementi del costume tradizionale sardo, simbolo di memoria collettiva, in dialogo con la fitta trama di rimandi e di citazioni nel linguaggio della moda contemporanea. In occasione di Pitti Immagine Uomo, è la Sala degli Specchi della Galleria del Costume di Palazzo Pitti a ospitare La Sardegna veste la moda, esposizione che tenta di superare l'approccio folkloristico del costume tradizionale sardo nell'originale allestimento che, in singolare viaggio tra le forme della moda, accosta capi di epoche diverse: le creazioni delle sorelle Callot, di Beer e di Christian Lacroix, abiti firmati Ventura, Christian Dior, Sorelle Fontana ed Emilio Schubert. La Sardegna nel panorama della moda contemporanea è presente con Angelo Figus e le sue forme pure ed essenziali, con Luciano Bonino, esperto di tradizioni, il giovane Silvio Betterelli, fino alle narrazioni di Antonio Marras che, con il contributo di una performace, conduce nel mondo di Marras pour Kenzo. A completare iconograficamente il percorso le incisioni di Guido Colucci che, agli inizi del Novecento, ha documentato le tipologie dei costumi presenti in mostra, e un'artista, Maria Lai, con “pezzi cuciti” dedicati ad Antonio Marras.

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