Interviews: Big Talk di Giovanni Coda

L’incertezza regna sovrana ed il presente svanisce scandito dall’orologio che ne determina l’inesorabile fine senza per questo darci alcuna rassicurazione. In questo modo Giovanni Coda introduce l’ultimo lungometraggio "Big Talk – L’amor que desune", presentato il 22 giugno a Cagliari al cineteatro Alkestis. Indaga la devastazione del corpo come involucro dell’esistenza, Coda che s’ispira al grande incisore argentino Oscar Manesi, scomparso durante le riprese del film. Cruenta ma allo stesso tempo poetica ed a tratti ironica, la riflessione del videoartista, talvolta spiazzante e in alcuni frangenti un pò troppo didascalica, si divide inesorabilmente tra bene e male, vita e morte.


Come nasce Big Talk?
Big Talk nasce da un’idea mia e di Oscar Manesi basata sul nostro precedente lavoro Paisaje de Guerra che vedeva Oscar ed il suo corpo al centro di una performance che trattava il tema della guerra. Il corpo come il paesaggio desolato di un conflitto eterno. Big Talk ha come obiettivo quello di addentrarsi nello specifico, attraverso la cronaca, nella vita delle vittime e del loro dolore.

Perchè hai deciso di accostare Oscar Manesi proprio a Frida Khalo?
La scomparsa di Manesi ha creato sconforto in tutti noi rendendo necessaria una lunga riflessione su come proseguire l’opera. Frida Khalo ed il testo del suo diario ben si prestavano a raccontare quello che le nostre immagini volevano evidenziare. La scelta si è rivelata giusta soprattutto per il percorso umano ed artistico che accomuna i due personaggi. In buona sostanza le parole della Khalo raccontano il vissuto di Manesi.

Dopo la presentazione a Cagliari quali saranno le tappe del lungometraggio?
Sono previste alcune presentazioni in giro per l’Europa tra le quali Madrid, Parigi, Londra e Roma. A queste faranno seguito una serie di installazioni. Il debutto è previsto a Madrid alla fine del mese di novembre, seguiranno Tokyo, Assuncion, New York e Parigi.

In quale modo si è evoluta la tua poetica rispetto a "One tv hour"?
OTH è un’opera in cui immagini e musica creano sensazioni. Big Talk aggiunge all’opera precedente un testo che assieme alle immagini creano un racconto cinematografico chiaro e definito pur mantenendo le caratteristiche di un’opera di videoarte.


Puoi anticiparmi i tuoi progetti futuri?
Al momento la promozione di Big Talk è al primo posto nell’agenda delle cose da fare…ma ti posso anticipare che a novembre verrà presentato il mio nuovo lavoro per il teatro con un’opera basata su un testo di Martin Sherman dal titolo Bent. Questo nuovo lavoro sarà suddiviso in un opera teatrale, un’opera video ed una installazione.


Scheda tecnica
V-art International
HN-System-B- Tokyo
Centro d’Arte Moderna -Madrid
Giovanni Coda
A.c.Labor – Cagliari
Durata 60’ b/n colore
Formato di proiezione dvd
Anno di produzione 2007

Cast
Evelina Bassu Antonio Borriello Anna Brotzu Lalla Boscu Aldo Canessa Nunzio Caponio Andreina Del Raso Marcello Enardu Francesca Falchi Max Guns Dirk Kastner Lucidosottile Oscar Manesi Daniele Meloni Tiziana Martucci Anna Maria Musio Marek Novak Fabio Oppo Cicci Orsi Sergio Piano Rosalba Piras Assunta Pittaluga Tiziano Polese Welinton Prazeros Costa Giulia Satta Eliah Serrano Luca Sorrentino Guido Tuveri Varitmés Jorge Vera Stefania Zaccheddu
Voci Narranti
Ivan Bouche Caramès Nunzio Caponio Giovanni Coda Francesca Falchi Maura Grussu Mario Merlino Giampietro Orrù
Soggetto e sceneggiatura
Giovanni Coda Francesca Falchi Oscar Manesi Mario Merlino Pier Franco Zappareddu
Direttori della Fotografia
Giovanni Coda (Italia) Etienne System-B (Giappone) Guillermo Saintz-Quiroga (Spagna)
Montaggio
Nicola Ambu Giovanni Coda
Musiche originali
Emanuel Hoovandjian Gianluca Pischedda Irma Toudjian
Coreografie
Assunta Pittaluga Simonetta Pusceddu Guido Tuveri Varitmés
Editing Audio
Studio Area 3
Ingegnere del Suono
Simon Balestrazzi
Teatri di Posa
Akróama (Monserrato) Alkestis (Cagliari) Galleria d’arte Moderna (Madrid) NDS-School of Performing Arts (Cagliari)
Giovanni Coda, nato a Cagliari incomincia la sua attività artistica nel 1989 producendo una serie di videoinstallazioni teatrali. Nel 1995 la scelta di dedicarsi esclusivamente all’arte visuale. Rivisitando i video realizzati in questi cinque anni pubblica il suo primo prodotto audiovisivo. P-salm (testo e regia di Giovanni Coda ). Il lavoro viene presentato al Festival Videogramma di Catania (Estate Catanese diretta da Franco Battiato) ricevendo una menzione speciale della Giuria. Seguiranno sempre nel 1995 “L’Attesa” Premio Miglior Film, Miglior Fotografia e Miglior Montaggio al Festival Cinematografico “Nickelodeon” di Spoleto) –’95. “L’Ombra del Ricordo” Premio Fuji Miglior Cortometraggio Italiano Festival del Cinema di Arezzo – ’96 – Premio Miglior Fotografia – Festival del Cinema di Palermo.
Nel 1995 Fonda l’Associazione Socio Culturale Labor e nel 1996 da vita al V-art (Festival Nazionale Videoproduzioni Indipendenti), che poi nel 1998 diventerà V-art (Festival Internazionale Immagine d’Autore). Nel corso degli anni annovera collaborazioni con artisti provenienti da diverse discipline artistiche tra cui quelle con il maestro dell’animazione Leonardo Carrano,l’incisore argentino Oscar Manesi e il poeta argentino Mario Merlino, il filosofo Aldo Braibanti.
Sodalizio nella musica con il compositore spagnolo Eduardo Polonio, con la compositrice armena Irma Toudjian, Machina Amniotica e con la videoartista Ana de Alvear. Curatore di diverse manifestazioni sia in Italia che all’estero ha al suo attivo una lunga serie di esposizioni tra cui vanno ricordate quella di Venezia (biennale della videoarte), Tokyio (Ayoama University), Londra (Watermans), Parigi (Maison d’Italie), Madrid (Museo del Rejna Sofia – Museo d’Arte Moderna), Milano (Biennale della Videoarte), Roma (Teatro Vittorio).
Big Talk è il suo 45 lavoro in video.

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