Le anime morte di Chagall

Quando Ambroise Vollard gli affidò l’illustrazione del capolavoro di Gogol’, scritto nel 1842, Chagall aveva abbandonato da appena un anno la Russia per trasferirsi nella capitale francese. Sarà proprio a Parigi che intraprenderà un’intensa attività incisoria che lo vedrà dedicarsi dapprima all’acquaforte e successivamente alla litografia. Attraverso i viaggi di Cicikov, protagonista delle Anime Morte, Marc Chagall riesce a rendere la peculiarità dell’opera di Gogol’, la degenerazione spirituale, lo squallore di un’umanità descritta con lucidità ma anche con rassegnazione, realtà mescolata al sogno, punto forza dei due maestri che svelano l’essenza del popolo russo attraverso la metafora e il paradosso. Al principio Gogol’ intendeva realizzare una sorta di Divina Commedia nella quale “Le Anime Morte ” s’identificherebbe con l’Inferno cui sarebbero dovuti succedere Purgatorio e Paradiso mai realizzati.



Pavel Cicikov misero individuo arrogante e senza scrupoli intraprende un viaggio attraverso la Russia per acquistare servi della gleba defunti ma non eliminati dai registri, sui quali i proprietari avrebbero dovuto pagare le tasse fino al successivo censimento, con l’intento di ottenere finanziamenti dallo Stato. Chagall descrive minuziosamente località ed eventi dando maggior rilievo alla figura umana resa come una sorta di manichino fluttuante in uno spazio senza tempo, dove ogni scena risulta vibrante dall’accostamento di realtà e fantasia, definita con un tratto delicato ma allo stesso tempo vitale e nervoso.
Nella ricerca della profondità prospettica dimostra la conoscenza della scenografia teatrale, impiegata con audaci e fantasiosi scorci per dare risalto all’atmosfera surreale che domina l’opera del maestro. L’artista accettò con entusiasmo il progetto che gli avrebbe permesso di polemizzare, in maniera grottesca ma allo stesso tempo con gran lirismo e intuizioni favolistiche, contro gli abusi del governo russo. Le incisioni ad acquaforte e acquatinta realizzate su lastre di rame tra il 1923 e il 1927 verranno pubblicate solo nel 1948. Vollard proporrà successivamente a Marc Chagall l’illustrazione de “Le Favole ” di La Fontaine, e dell’Antico Testamento che porterà a compimento con una serie d’acqueforti tra il 1925 e il 1938.

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