XXI Arti Visive in Sardegna nel Terzo Millennio




XXI Arti Visive in Sardegna nel Terzo millennio si configura come una sorta di mappa sull’arte contemporanea in Sardegna, costituita esclusivamente da una serie di interviste ad artisti storici sardi, artisti della generazione di mezzo fino ad arrivare ai più giovani protagonisti, con l’obiettivo primario di ricostruire il panorama artistico isolano attraverso il loro punto di vista in un dialogo intimo. Cogliendo le influenze che hanno segnato il loro percorso, gli eventi determinanti della carriera, i progetti più significativi e le linee fondamentali che conducono alla personale cifra stilistica e all’individuazione degli elementi espressivi di ognuno di loro, attraverso un rapporto di ascolto, fiducia e collaborazione instaurato nel corso degli anni, ma anche interviste su un determinato progetto selezionato per l’originalità comunicativa ed espressiva. 

Un articolato corpus di interviste, introdotte da un breve abstract che riassume i caratteri fondamentali dell’artista, per la maggior parte già realizzate e pubblicate su Exibart, Artribune, Ziqqurat, Sardegna Sopratutto e Blogarte, nel corso degli ultimi vent’anni. Per completare il quadro saranno coinvolte figure come critici, curatori, operatori culturali e collezionisti per un totale di 78 interviste e una nutrita introduzione. La pubblicazione non ha la pretesa d’essere esaustiva, in quanto mancante di interventi ad artisti oramai scomparsi che saranno citato nell'introduzione, ad alcuni che non hanno avuto un percorso costante, uniforme e coerente e ad altri che non rientrano nei canoni di chi scrive. 

La bibliografia sarda, orientata da sempre ad evidenziare figure protagoniste dell’arte del passato, ha trascurato gli artisti della generazione di mezzo e totalmente ignorato i giovani. Questa pubblicazione, tra gli altri, ha l’obiettivo di dare voce a chi lavora da un decennio/ventennio con coerenza, professionalità e non pochi sacrifici in questa terra dimenticata, ma anche chi non vive più in Sardegna ma continua ad esporvi, dove tradizione e folklore continuano a primeggiare in ambito artistico. La prefazione è a cura del Professor Franco Masala.

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