Come ti parlo d'arte fingendomi romanzo

Tredici i titoli pubblicati finora da Skira per la collana Art Stories, che ha coinvolto giornalisti, scrittori, critici e storici dell’arte. Per imbastire storie inedite e originali intorno ai protagonisti del mondo dell’arte. Attingendo esclusivamente a episodi reali e pubblicando dei romanzi che puntano al grande pubblico cercando di avvicinarlo così al mondo dell’arte. Ne parliamo con la curatrice della collana, Eileen Romano.



“Akragas è caduta in mano ai Cartaginesi, dopo un lungo assedio, poco prima del tramonto del giorno precedente il solstizio d’inverno. Per il nostro calcolo del tempo, nel 406 a.C.”. Si tratta dell’incipit del recente romanzo edito da Skira per la collana Art Stories – appena ribattezzata Narrativa Skira -, che vede protagonista La moneta di Akragas, fra la distruzione dell’antica città e il terremoto di Messina del 1908, in un giallo archeologico magistralmente narrato da Andrea Camilleri.

Inaugurata nel 2006 con l’obiettivo di avvicinare l’arte a un pubblico sempre più vasto, la collana è riservata alla pubblicazione di racconti inediti che coinvolgono alcuni fra i più grandi protagonisti del mondo dell’arte, mettendo insieme ricerca scientifica e racconto per un connubio ideale fra letteratura e arte. “Accanto a cataloghi, grandi monografie e libri economici, abbiamo sentito il bisogno di offrire anche dei romanzi o dei racconti legati ad artisti o a opere”, spiega Romano. E prosegue: “La letteratura è il genere più apprezzato e queste storie permettono di approfondire e memorizzare alcune vicende del mondo dell’arte, percepire un’atmosfera, scoprire personaggi”.



Autori già affermati dallo stile narrativo coinvolgente, ma anche nomi prestati al mondo dell’arte (come Pietro Marani, uno dei massimi esperti di Leonardo): sono questi i requisiti necessari alla selezione delle firme, mentre per la struttura narrativa è implicita una base storica, fondamentale per il supporto di personaggi realmente vissuti. “Non c’è niente di peggio che leggere un romanzo, su un personaggio vero, inventato di sana pianta. Ad esempio, ‘Il cielo rubato’ di Andrea Camilleri è organizzato attorno a un viaggio di Renoir in Italia. Sappiamo che si è recato in Calabria, ha affrescato l’abside di una chiesa e si è spostato a Palermo, dove ha ritratto Wagner in mezz’ora, per poi raggiungere Porto Empedocle e Agrigento, dove è stato costretto a fermarsi per aver subito il furto del portafogli. Il resto è finzione. Poi però ci sono i romanzi che non ruotano attorno a un artista e in cui prevale la finzione, come nella ‘Storia di un quadro’ di Georges Perec”,racconta ancora Eileen Romano, citando in conclusione l’ultimo libro pubblicato dalla collana.



I romanzi, nella fase di ricerca, hanno coinvolto non poco la curatrice, che traccia un bilancio positivo determinato soprattutto dalla qualità, ma anche dalla raffinata veste editoriale, che prevede anche un ricco apparato fotografico, col fine ultimo di allargare i confini a romanzi che non siano esclusivamente dedicati all’arte: “Abbiamo ripubblicato ‘La fuga di Tolstoj’ di Alberto Cavallari, in occasione del centenario di Tolstoj. Un libro bellissimo, ma non in rapporto stretto con l’arte“. 

Quanto alle novità – anzi, alle anteprime -, in uscita a maggio, oltre a Le calze rosa di Salaì di Marani, la rivisitazione della Vita di Benvenuto Cellini di Marco Messeri, mentre in autunno sarà la volta di Antonia Arslan con un episodio della deportazione degli Armeni nel 1915 e, subito dopo, Le ore del silenzio di Gaëlle Josse, narrato da una donna raffigurata di spalle in un quadro fiammingo.

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