Global Futur, quando la cultura è contaminazione

Offrire nuove opportunità ai giovani che intendono farsi conoscere al mondo dell'arte, della cultura e dello spettacolo, proponendo un palcoscenico dove esibirsi, un pubblico e tanta visibilità. Sono questi gli ambiziosi propositi di Global Futur, festival internazionale delle arti alla sua seconda edizione promosso in varie località della Sardegna dall'Associazione Quercus.
"Global Futur è un'occasione di riflessione e di confronto sulle differenze e similitudini tra le culture, dentro e fuori la nostra isola, in Sardegna come nel resto del mondo”, spiega Diego Loi, cofondatore dell'associazione con Riccardo Barracu, direttore artistico della rassegna. La contaminazione dei diversi linguaggi artistici, dal teatro alla scenografia, dalla poesia alla musica, dalla danza alla pittura fino ai new media e alla ricerca linguistica, è alla base della filosofia del progetto che prende il via ad Oristano con Allunaggio morbido, un'installazione che introduce simultaneamente pittura, fumetto, design, fotografia, musica e video grazie alla collaborazione di Saletta Team, Mattia Fara, Claus Vive, Mao, Tania Bianchi e Dusica Ivetic.
Per proseguire sabato 4 dicembre a Santu Lussurgiu con il convegno Identità e gustoe lo spettacolo Bestie Feroci, a cura del Teatro dell'Armadio, seguiti dal concerto Easy Jazz (11 dicembre) nella chiesa di San Domenico a Oristano, con la direzione artistica di Paolo Fresu. La rassegna, che quest'anno ha come tema Il tempo interrotto, si conclude sabato 18 dicembre a San Vero Milis con Link, nuove frontiere musicali, accostamento di sonorità differe

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