Spinky & Co


"Quanto più a fondo penetra l’uomo nella vita, tanto più a fondo penetra nel dolore". (F. Nietzsche) Inquietanti e labili creature dalle condizioni psichiche alterate, anatomie deformate da efferate manipolazioni genetiche, cadaveri abbandonati nel silenzio delle fosse comuni. Non estranei al violento espressionismo nordeuropeo, i protagonisti dei racconti dell’orrore di Giuliano Sale ostentano crani glabri, sguardi alienanti e arti nodosi. Lontano dall’esibire raffinatezze estetiche, il linguaggio dell’artista s’identifica con lo spettro di un’umanità perduta che rassegnatamente accetta l’incombere del proprio destino. L’esigenza di svelare i lati più oscuri della natura umana, incarnati da allucinazioni, spazi claustrofobici ed atmosfere stranianti, lo inducono a dipanare un percorso al limite dell’eccesso scandagliando il dramma esistenziale nei suoi aspetti borderline con disarmante naturalezza ed innegabile virtuosismo tecnico.
Muovendo dalla consapevolezza su quanto di agghiacciante domini le azioni umane, l’artista scava tra le pieghe di una società decadente con pungente cinismo e spirito dissacrante, conferendo una connotazione patetica ad un’umanità divorata dalla degenerazione. Corpi decadenti, sterili involucri svuotati, straziati dal più grave dolore, avulsi da qualunque parvenza spirituale, si muovono a stento vagando in uno spazio irrimediabilmente negato. Icone funeste dell’età contemporanea, intrappolate da tagli fotografici serrati ed inconsueti, si rivelano nella loro grottesca monumentalità attraverso l’impietoso e magistrale tratto dell’artista che, con cupa amarezza, coglie il senso tragico della morte spirituale. Audace evocatore di ambigui stati d’animo, Giuliano Sale possiede l’innata capacità d’immergere l’osservatore in dimensioni di bergmaniana memoria dove prendono forma i suoi visionari racconti dall’inferno. Al di là del baratro, nel luogo del non ritorno che regna inesorabilmente nel fugace mondo dei vivi. (Roberta Vanali - Presentazione mostra)

Commenti

I più popolari