Fas et Nefas - Elisa Desortes
“L’eleganza del comportamento è conseguenza di un sereno dominio delle inclinazioni naturali”, scrive nel XVI secolo Giovanni della Casa, artefice del primo manuale di galateo, rigido trattato di buone maniere che si oppone a qualsiasi forma di libertà individuale, focalizzando una serie di regole comportamentali con l’obiettivo di affrancare la società dalle rozze abitudini dell’epoca. Norme in parte ancora attuali per adottare uno stile di vita improntato sul rispetto degli altri. Un modo di apparire, di essere e di saper vivere in società misurandosi con la libertà altrui ad iniziare dal bon ton a tavola, luogo intimo in cui si possono intuire carattere, posizione sociale ed educazione. Pertanto nulla può essere lasciato al caso: ambiente, biancheria, disposizione dei posti, apparecchiatura, servizio, fino agli argomenti di conversazione oltre al tipo di vivande da servire, dal momento che anche quella del mangiare è innegabilmente un’arte.
Origina da questi presupposti il progetto di Elisa Desortes “Fas et Nefas”, ovvero ciò che è lecito e ciò che non lo è, cosa si può fare e cosa non si può fare a tavola. Una serie di pillole di bon ton, un piccolo vademecum - talvolta ironico - di suggerimenti per una buona educazione nel nuovo millennio rispolverando le regole del buon costume, perché rispetto e buone maniere sono fondamentali per vivere civilmente, soprattutto in questa controversa società contemporanea, con la prerogativa che oggi è possibile scegliere.
In questo frangente il tentativo dell’artista è quello di indagare come nel corso del tempo siano cambiati i codici estetici e del buon gusto e insieme a loro le abitudini alimentari e comportamentali, pertanto la tavola apparecchiata diventa il mezzo per l’incontro, per l’interazione e lo scambio tra più persone. Allestita con una serie di piatti stampati graficamente in bianco e nero con ciò che è consentito e non e un video che ne documenta la realizzazione, il pubblico è invitato a interagire modificando un menù prestabilito messo a disposizione, perché se è vero che dobbiamo recuperare le buone abitudini è anche vero che il galateo va di pari passo coi tempi.
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