Venezia è sempre Venezia



Crea i rendering degli edifici progettati nel corso del ‘900 e mai realizzati per sovrapporli allo scatto originario. Stiamo parlando del fotografo spagnolo Dionisio Gonzalez, che rende un omaggio postumo e in parte provocatorio alla Serenissima con la serie Las Horas Claras. Alla Project B fino al 13 gennaio...



Rendere visibile l’invisibile mettendo in discussione la percezione della realtà. Sbalordire e disorientare, trasfigurando l’identità di un luogo, per suggerire un immaginario alternativo, talvolta estremo. Queste le peculiarità del codice espressivo di Dionisio Gonzalez, il cui punto di forza è il connubio tra rigore fotografico e fantasia architettonica. Per una sorta di rielaborazione dei capricci barocchi in chiave contemporanea. 




Direttamente dall’appena conclusa Biennale, una serie di 6 lightbox dedicata alla città senza tempo per eccellenza, ricrea virtualmente gli edifici progettati nel corso del ‘900 e mai realizzati per introdurli, a sorpresa, laddove avrebbero dovuto sorgere e infrangere il sacrale aspetto di Venezia. Le Corbusier, Wright, Louis Khan, Aldo Rossi e perfino Palladio, sono le archistar che hanno tentato di cambiare volto alla Serenissima, immutato e sospeso nel tempo e perciò unico al mondo. Quella di Gonzalez è una Venezia come non l’avete mai vista e come (quasi certamente) non la vedrete mai.

Commenti

  1. Ciao Roberta, penso che il titolo di questo post è perfetto. Venezia è sempre Venezia, incomparabile e inquietante. Bellissima, enigmatica e romantica. A Venezia ho dato un bacio da bambina e mi sembrava di morire da gioia, un bacio da sogno in un posto da sogno. Gonzalo è davvero un artista, ho conosciuto alcune delle sue opere ed è un genio. Grazie per la segnalazione.
    Sara di cessione del quinto.

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