Pups di Silvia Idili
Muove da una dimensione ambigua del mondo dell'infanzia, la pittura di Silvia Idili, apparentemente candida ed inviolata ma che ad uno sguardo più attento rivela i torbidi conflitti che affliggono l'esistenza infantile. Dal muro invalicabile dell'incomunicabilità tra adulto e bambino al disagio subìto da problemi fisici di vario tipo fino ai traumi che generano disturbi mentali. I bambini isolati nel loro dramma riversano le proprie attenzioni sui compagni di giochi ad ovviare esperienze mancate, dolore e solitudine. Ed ecco che iPups si animano, entrano a far parte del mondo intimo dei bambini, unico rifugio da una realtà crudele, divenendo assolutamente indispensabili alla loro sopravvivenza. Tra analisi socio-antropologica e autobiografia Silvia Idili traccia i confini di un'infanzia incompresa e abbandonata attraverso un'espressività in bilico tra pittura classica ed illustrazione inglese di inizio '900 - non lontana da quella di Arthur Rackham o Beatrix Potter - ma attenta anche alla più contemporanea di Angela Barrett. I soggetti per lo più statici, bloccati in pose spesso innaturali ad accentuare le malformazioni fisiche, sono contraddistinti dall'essenzialità del tratto e dai colori pastello, dalle tonalità fredde, che rimandano all'immaginario favolistico dell'illustrazione occidentale per ragazzi ma che non possono prescindere dalla lezione dei maestri del '400 toscano, dal Pollaiolo a Botticelli, nel tentativo di tracciare un trait d'union tra passato e presente.
L'adesione ai modi del passato con riferimenti contemporanei, che spaziano dall'illustrazione al fumetto fino ai cartoons, si accosta non tanto alla tendenza new pop - che rielabora la cultura consumistica ostentando cromatismi sgargianti - quanto a quella new folk dai toni più leggeri ma non per questo meno incisiva o meno addentro alle problematiche sociali. I piccoli formati baroccamente incorniciati ed inattesi minuziosi particolari mostrano una forte inclinazione allo stile miniaturistico e calligrafico che confluisce in una pittura di base raffinata, scevra da estetismo o decorativismo superficiale, che mette in scena inquietanti universi mentali in equilibrio tra paura ed ossessione. In uno spazio indefinito dai fondali rigorosamente scuri, i bambini - al contrario dei loro Pups accattivanti e coinvolgenti - appaiono immersi in una dimensione straniante e i loro gesti estremamente contratti altro non sono che lo specchio dallo schiacciante peso del pregiudizio. In queste piccole storie crudeli di ordinaria emarginazione. (r.v.)
Silvia Idili nasce a Cagliari nel 1982, dove vive e lavora. Consegue la maturità artistica al Liceo Artistico Statale di Cagliari nell'anno 1999-2000. Opera nell'ambito della pittura.
2006 "A mare l'arte" mostra degli artisti selezionati, Lazzaretto, Cagliari.
SAF, partecipazione con la Galleria Capitol, Il Lido, Cagliari.
25° Edizione Premio Boccaccio, Palazzo Pretorio, Certaldo (Fi)
2007 "Wars or Words?" org. Fondazione Bartoli-Felter, curata da A. Menesini e Luca Vona, Lazzaretto, Cagliari.
"Ateros Cuentos 01" Rassegna a cura di M. Cosseddu, S. Borsato e L. Turtas, Sa domo manna/Spac, Villanova Monteleone (Ss).
"Premio Fabbri" seconda edizione. Inserimento fra le opere fuori catalago, Bologna.
Artificio Lab arte contemporanea presenta "Into The Night", mostra collettiva a cura di Siva, Milano.
Opening mercoledì 27 febbraio alle ore 18
A cura di Roberta Vanali
Laboratorio 168 – Via Mameli 168, 09123 Cagliari
Dal 27 febbraio al 9 marzo 2008
Dal lunedì al sabato dalle ore 18 alle ore 20
mi piace molto il tuo stile!
RispondiEliminaforse ho scritto tuo invece che suo stile.... opssss
RispondiEliminaun lavoro davvero maturo, viene voglia di venire a vedere la mostra. Complimenti anche per la critica tutt'altro che superficiale. Dove possiamo trovare altre informazioni dell'evento? Buon lavoro
RispondiEliminaAwesome informazioni, molte grazie allo scrittore dell'articolo. È comprensibile per me ora, l'efficacia e l'importanza è da capogiro. Grazie ancora e buona fortuna!
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