Stanze 2002


Non risiedeva nell’Olimpo in quanto divinità locale, il Genius Loci, figura mitologica dell’antichità classica, si trovava, invece, in ogni valle, fonte o città. Le Ninfe erano gli spiriti di fonti e ruscelli, le Driadi di alberi e boschi…

Era d’uso corrente nell’antichità classica attribuire un’anima ad un luogo che diveniva sede di uno spirito attraverso la sovrapposizione d’esperienze operate dalle generazioni che lo abitavano. Il Genius Loci, questo il termine latino che caratterizza lo spirito del luogo, è stato il tema ispiratore della quarta edizione del progetto multimediale Stanze 2002. Antico edificio storico e sede del centro culturale Man Ray, palazzo Amat diviene protagonista assoluto in quanto i dieci artisti invitati si misureranno nell’interpretazione dello spirito che alberga nelle stanze della memoria. Tra gli artisti selezionati, Maura Saddi e Monica Solinas, il cui confronto ha occupato le stanze fino a martedì 8 ottobre, hanno dato l’avvio all’iniziativa il 28 settembre. Ispirato da “Genitori quasi perfetti ” di Bettelhem, Spierlaum, ossia spazio delle idee, è il titolo dell’opera di Maura Saddi che analizza la funzione attuale del Man Ray, proiettando il Genius Loci nel presente in quanto “...non voglio pensare al passato, perchè è dentro me, fa parte di me, il passato è nel presente...”. Un cubo ferreo fornito di sottili feritoie permette la diffusione di fasci luminosi che liberati dalla pesante massa volumetrica divengono Genius Loci dell’astrazione, della memoria e delle idee. Il geometrismo concreto dell’artista si pone al servizio dell’interpretazione spaziale del sito come luogo creativo e motivo ispiratore d’idee. Luce, quindi, come espressione ideale, come essenza della comunicazione.
Il Mondo dentroè il titolo dell’installazione di Monica Solinas la cui indagine sperimentale altro non è che un’operazione concettuale desunta dal rapporto tra mondo esterno ed interno, tra dentro e fuori. Una grande ragnatela aprendosi tra le mura del Man Ray racchiude a se quel mondo che dovrebbe trovarsi esternamente, quest’ultimo in veste di sfera dorata, appesa precariamente al soffitto, si colloca all’interno di uno spazio armoniosamente tessuto dall’artista. Esternamente alcuni altoparlanti diffondono suoni e voci tratti dalla realtà quotidiana. La ragnatela, segno tangibile e memoria di un luogo remoto, diviene la linea di confine che separa il mondo reale da quello ideale nel quale l’artista ha evocato lo spirito domestico del Genius Loci. Il secondo appuntamento, previsto per il 12 ottobre vedrà confrontarsi Silvia Argiolas e Gianni Nieddu fino al 22 ottobre, seguiranno Giuliana Sale e Marco Pili dal 26 ottobre al 7 novembre, mentre dal 16 al 26 dello stesso mese sarà la volta di Gaspare Guccini e Caterina Lai, chiuderanno la rassegna Gino Frogheri e Marina Madeddu dal 30 novembre al 10 dicembre.

Commenti

I più popolari