Anna Marongiu


Quando Anna Marongiu perderà la vita in un incidente aereo nel 1941, all’età di trentaquattro anni, la sua fama sarà ormai riconosciuta al di là dei confini isolani. Fin dai primi disegni realizzati nell’infanzia l’artista rivelerà un innato talento grafico approfondito dapprima frequentando l’Accademia Inglese, seguita dall’acquisizione delle tecniche incisorie, impartite da Carlo Alberto Petrucci, direttore della Calcografia di Stato.

Figura tra le più rappresentative del panorama artistico isolano degli anni Trenta, il suo linguaggio si discosterà notevolmente dalla tradizione di matrice popolare frutto di una società fondata sul ruolo subordinato della donna. Ai soggetti popolari Anna opporrà scenari mitologici, atmosfere surreali e contenuti ironici, come attesta la raccolta di disegni e acquerelli ispirati al Circolo Pickwick di Dickens. Recentemente acquisite dal Gabinetto delle Stampe della Biblioteca Universitaria di Cagliari le 255 tavole affrontano il tema della caricatura rompendo gli schemi e interpretando l’opera in modo anticonvenzionale. Da interprete di pungente ironia si rivela evocatrice di atmosfere liriche nelle raccolte d’incisioni quali Il Golfo degli Angeli, Racconti di Sardegna e Vedute di Cagliari che, realizzate con particolare virtuosismo tecnico ed approfondito studio luministico, rappresentano tutt’oggi gli scorci più suggestivi dedicati alla sua amata terra. Grazie agli Amici del Libro nel 1999 verrà pubblicata la raccolta di tempere ispirata ai Promessi Sposi, realizzate nel 1926 con fedeltà al testo letterario e illustrate con finezza psicologica.

Tra queste ed altre innumerevoli raccolte si collocano le undici tavole realizzate a tempera nel 1930 ispirate a Sogno di una notte d’estate, tradotte con impeccabile eleganza ed incisivo linearismo, memore di atmosfere Decò, impreziosite da luminosi cromatismi la cui sensibilità si traduce nei particolari decorativi delle variegate stoffe che sembrano non trascurare le ricerche tessili della Bauhaus.
Al momento della tragedia Anna portava con se l’acquaforte incompiuta Lotta di animali, lontana da ironie e lirismi ma profondamente immersa nella drammaticità di una feroce e convulsa lotta tra esseri umani con tratti zoomorfi, preludio di chissà quale altra fantastica creazione. “...Per l’arte ha vissuto, goduto e sofferto questa nobilissima artista nostra che ha chiuso la sua breve esistenza mentre nuovi sogni, nuove fatiche turbinavano nella sua mente colta e meditativa.” (Felice Melis Marini, 1942).





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