Biblia Sacra
Definita la più grande mostra biblica mai realizzata in Sardegna, dopo la presentazione al padiglione Isola di Sassari, Biblia Sacra approda a Cagliari, ospitata nelle sale del Ghetto degli Ebrei, per prendere posto ad Oristano dal 21 aprile al 7 maggio e a Nuoro dal 12 al 28 maggio. Gran patrimonio per bibliofili e cultori d'arte, la mostra, costituita da circa duecento pezzi, si articola in tre differenti itinerari; introdotta dal percorso storico procede con quello bibliografico per poi concludersi con il percorso iconografico. La prima sala a destra custodisce il percorso storico, una raccolta di testi che istruiscono sulla storia e la cultura del popolo israelita, completato da una collezione di volumi sull'archeologia biblica e alcune cronache dei pellegrinaggi in Terra Santa. Cronologicamente coprono un arco compreso tra il XV e il XIX secolo, il tutto completato da una serie di pannelli esplicativi.
L'itinerario procede nelle sale a sinistra dell'ingresso dove ha inizio il percorso bibliografico, introdotto da due esemplari d'importanza eccezionale, alcuni frammenti di una bibbia ebraica, usati per creare spessore per la sovraccoperta di una posteriore bibbia, provenienti probabilmente dalla Spagna e realizzati tra il XIV e il XV secolo. Nella teca successiva è possibile ammirare un rotolo membranaceo in lingua etiope, datato tra il VI e il VII secolo, realizzato in pergamena di cammello.Di notevole importanza un incunabolo stampato a Venezia nel 1478, con testo in caratteri gotici su due colonne, a seguire la Biblia Lovanii datata 1547 che presenta intorno al testo le glosse eseguite a mano dal proprietario dell'epoca. Tra le bibbie illustrate in mostra, la cosiddetta Bibbia scomparsa, che include le incisioni xilografiche di Hans Holbein il giovane e la Biblia Sacra Veteris et Novi Testamenti risalente al 1602. Per quanto riguarda la traduzione del testo biblico in lingua italiana, troviamo un'edizione pubblicata dall'Arcivescovo Antonio Martini nel 1776, costituita da sedici tomi. Tra le bibbie poliglotte, eseguite in ebraico, caldeo, greco e latino, emerge la Biblia Regia stampata ad Anversa nel 1569. Proseguendo l'itinerario è possibile osservare due incunaboli datati 1491 con i commenti patristici, concludono il secondo percorso due sezioni riservate alle concordanze e alle notationes.
Le sale al piano inferiore ospitano il vasto percorso iconografico che vede in esposizione diversi capolavori dell'arte incisoria; l'arco cronologico comprende opere eseguite tra il XV e il XVIII secolo che hanno illustrato i più importanti testi biblici, e alcuni soggetti tratti da episodi del Vecchio e Nuovo Testamento. Meritano particolare attenzione le incisioni di Albrecht Dürer, datate al primo decennio del XVI secolo, che ci offre L'immolazione dell'agnello e La dormitio Virginis, a Marcantonio Raimondi appartengono una ventina di opere tratte dalla Vita della Vergine e dalla Piccola Passione. Di Borcht sono proposte ventisei scene della Genesi, e una numerosa serie d'incisioni realizzate nel 1596 dai fratelli Wierix che illustrano alcuni episodi tratti dal Vangelo, mentre ad Agostino Carracci appartengono una Crocifissione in tre lastre e un San Girolamo. Di notevole importanza la serie d'incisioni realizzate da Rembrandt tra cui la Deposizione, La fuga in Egitto e La Crocifissione, l'esposizione prosegue con le opere di J. Callot, G. Dorè e P. Testa. Conclude la mostra la Collezione del Pensionato, ospitata nell'ultima sala, del quale fanno parte numerose incisioni di Cunego, Hogart, Crivellari, Lorenzini e Rosaspina.Il 7 aprile alle ore 16.30, nella Sala Conferenze del Ghetto, si terrà la conferenza a cura di P. Michele Perruggini che tratterà il tema "Il Vangelo secondo Marco".
La mostra, che avrebbe dovuto esporre circa trecento pezzi, è stata quasi dimezzata a causa dell'impossibilità di reperire un locale abbastanza capiente che la ospitasse; è possibile che Cagliari, a differenza delle altre province sarde che ospiteranno la mostra integralmente, non abbia un locale espositivo che possa contenere importanti mostre? Come mai ambienti come la Passeggiata Coperta del bastione, utilizzata dai "pittori della domenica", non viene messa a disposizione per iniziative come questa? Ecco i soliti quesiti che la città si pone in occasione d'importanti rappresentazioni artistiche, naturalmente quando queste riescono ad arrivare in Sardegna…
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