Rassegna Arte in Tavola
Giovedì 30 giugno alle ore 19 prende il via la rassegna d’arte contemporanea ideata e curata da Anna Oggiano e Roberta Vanali per KuKo, elegante spazio privato attrezzato per incontri conviviali. Ad ogni artista invitato a partecipare è stato chiesto un progetto site specific che indaghi il sempre attuale rapporto tra arte e cibo. Tra gli artisti che si susseguiranno nel corso dell’anno: Josephine Sassu, Francesca Randi, Roberto Falchi, Elisabetta Falqui, Antonello Sedda, Elisa Desortes, Veronica Paretta, Franco Casu, Monica Lugas, Silvia Corda, Boscani/Chevalier, Raffaello Ugo, Zaza Calzia, Igino Panzino.
Inaugura la rassegna il progetto di Alberto Marci “Come le cose si sono disfatte”, costituito da 50 monotipi e un video realizzato in collaborazione con Jonathan Solla, visitabile fino al 21 luglio. Scrive Anna Oggiano: "Alberto Marci, muovendosi all'interno di questo vasto universo, presenta una installazione di particole di carta dipinte che, sospese e distanti come monadi, si offrono ad una eucaristia di immagini. E celato, quasi a sottolinearne l'antitesi, in un video, un'altro universo in cui tutto è movimento, l'immagine si crea e si disfa in un ciclo continuo, obbedendo alle leggi della fisica. E in questo confronto/scontro sta la nostra cultura: se l'eucaristia ci rimanda al concetto di divinità la sua stessa rappresentazione fisica ci convince della necessità di astrazione; viceversa le immagini indefinibili ed indefinite del video ci conducono alla sfera del pensiero razionale ed all'esigenza di capire " come le cose si sono disfatte".
KuKo
Via Alagon n. 8
Cagliari
telefono 070 684545
www.kuko1.com
Inaugura la rassegna il progetto di Alberto Marci “Come le cose si sono disfatte”, costituito da 50 monotipi e un video realizzato in collaborazione con Jonathan Solla, visitabile fino al 21 luglio. Scrive Anna Oggiano: "Alberto Marci, muovendosi all'interno di questo vasto universo, presenta una installazione di particole di carta dipinte che, sospese e distanti come monadi, si offrono ad una eucaristia di immagini. E celato, quasi a sottolinearne l'antitesi, in un video, un'altro universo in cui tutto è movimento, l'immagine si crea e si disfa in un ciclo continuo, obbedendo alle leggi della fisica. E in questo confronto/scontro sta la nostra cultura: se l'eucaristia ci rimanda al concetto di divinità la sua stessa rappresentazione fisica ci convince della necessità di astrazione; viceversa le immagini indefinibili ed indefinite del video ci conducono alla sfera del pensiero razionale ed all'esigenza di capire " come le cose si sono disfatte".
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